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La Arrarex di Milano ha prodotto negli anni '50-'70 un solo modello di macchina a leva: la Caravel. Il suo inventore, Dottor Emidio Salati, brevettò in Italia la sua invenzione nel 1956. Inizialmente le macchine vengono prodotte con il marchio VAM (Vetraria Ambrosiana Milano) e una effige laterale a forma di testa coronata. Successivamente il modello prende il nome di Caravel con una effige a forma di caravella. Nel tempo la macchina rimane sostanzialmente inalterata, con lievi differenze estetiche nelle impugnature e nel pistone interno.
A fine anni '70 la produzione si adegua al mercato con modelli "tipo bar", pur mantenendo inalterate le impostazioni della leva e del pistone. Infine il marchio viene rilevato dalla Zerowatt ma la concorrenza delle emergenti macchine a pompa chiude definitivamente il capitolo "Caravel". Oltre alla forma essenziale e al design classico, quello che ha di unico e inimitabile questa macchina è la possibilità di essere smontata senza l'ausilio di attrezzi in una manciata di secondi. E' inoltre l'unica macchina a leva in cui la resistenza non è ad immersione ma posta esternamente, sotto la caldaia.
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